A Denver (Colorado) fu eseguito nel 1963 il primo trapianto di fegato dall'équipe del professor Thomas E. Starzl, ma senza risultati. Si dovette attendere il 1967 per ottenere il primo vero successo.
Grazie alla terapia immunosoppressiva si fecero passi da gigante e il trapianto del fegato divenne pian piano un intervento standard, anche per i bambini. In Italia si deve all'équipe del professor Raffaello Cortesini del Policlinico "Umberto I" di Roma il primo trapianto di fegato, eseguito il 20 maggio 1982.
Inizialmente il trapianto di fegato era una operazione complessa. Oggi il progresso delle tecniche chirurgiche, le terapie immunosoppressive e il migliore controllo delle complicanze dopo il trapianto hanno migliorato le percentuali di sopravvivenza dei trapiantati.
Ciononostante le donazioni non sono sufficienti per assolvere le richieste dei pazienti in lista d'attesa. Un intervento che ha permesso di aumentare il numero di trapianti di fegato nel nostro paese è stato, a partire dal 1998, la donazione di fegato da vivente. Il fegato, infatti, è un organo in grado di rigenerarsi. Per questo motivo si può donare, in vita, parte dell’organo.
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